Con l’approccio cognitivo si considera il cane in grado di immagazzinare ed elaborare informazioni, utilizzando le proprie capacità, emettendo in fine la risposta ritenuta adeguata.
La zooantropologia è la disciplina che studia le relazioni tra l’uomo e le altre specie animali.
L’ approccio cz si rivolge alla mente del cane, alle sue capacità di apprendimento e allo sviluppo del suo potenziale.
Non si utilizzano coercizioni, poiché ci piace un cane competente e non inibito, capace di proporre il comportamento più adatto al contesto in cui si trova.
Ci basiamo sulle motivazioni e sulle emozioni, conoscere i suoi bisogni e come soddisfarli, dietro ad un comportamento inappropriato c’è un bisogno non soddisfatto. Conoscere i processi di apprendimento del cane per poter facilitare l’apprendimento. Conoscere il linguaggio perché la comunicazione è la base di ogni rapporto.
Ogni cane è individuo e ad un determinato stimolo darà una determinata risposta soggettiva, proprio per questo consideriamo l’individualità un altro fondamento del nostro approccio.
Il fine dell’educazione è sviluppare la mente del cane e per rendere possibile questo la relazione cane-umano è alla base, per questo è necessario conoscere chi abbiamo davanti per poterlo guidare nel migliore dei modi.
Si educa, non si addestra!